E' SCONFITTA, INDOLORE MA SCONFITTA

(Dall'inviato Occhio Vigile)

Stavolta no. Proprio non ce l'hanno fatta. Per violare il campo di una Torre apparsa ben in palla, ci sarebbe voluto ben altro. Stavolta è mancata quella voglia che ha contraddistinto la stagione biancorossa. E il fatto che la sconfitta non vada a macchiare un primo posto già acquisito, rende solo meno amaro il boccone da ingoiare. Non importano le assenze (Fontanesi e Donia in borghese e Tondo sceso in campo solo per scavigliarsi), la squadra ha giocato in modo presuntuoso e ha pagato su un campo da sempre molto ostico.

Pronti via e il 4 a 0, mette subito ben in chiaro l'andamento della gara, che prosegue su binari inusuali per la capolista: 17 a 9 dopo 10 minuti.

Ci prova Losi, con 4 punti in fila a cavallo del primo riposo a dare la sveglia, ma nessuno risponde presente. Si piomba fino al - 14 di metà partita.

Minardi prova a dare la scossa inserendo Tondo in avvio di ripresa, sembra una mossa azzeccata, ma dopo pochi minuti il Pivot leccese esce dal campo zoppicando per una storta alla caviglia. La terza frazione si chiude con lo svantaggio sostanzialmente invariato, senza grossi scossoni nè da una parte nè dall'altra.

Una punta d'orgoglio. Ci vuole il quarto periodo per vedere le prime cose buone Sampolesi della serata. Il duo Margini-Salati riesce con una ritrovata pressione difensiva e qualche folata in attacco a raddrizzare un partita morta e sepolta. Sembra l'inerzia giusta, ma la rincorsa si stoppa sul meno 8. Un paio di canestri di Bochicchio, sui troppi secondi tiri concessi, permette alla Torre di tornare a distanza di sicurezza. E la verve ritrovata dei biancorossi sparisce alla stessa maniera di come era arrivata. Si chiude con un pesante ed eloquesnte 68 a 51. La sconfitta ci sta tutta, chiamiamola pure salutare, se servirà a ritrovare l'atteggiamento giusto ad approcciare le prossime due gare. Perchè stavolta proprio no, non ci sono piaciuti i nostri ragazzi.